Napoli trincea di camorra

Napoli, 6 giugno 2011 – È tornato a parlare dei ballottaggi Silvio Berlusconi, ed in particolare della debacle subita dal suo partito a Napoli. Ma come accade spesso, le sue dichiarazioni hanno scatenato tante polemiche. «Sono sereno, quello delle amministrative è un risultato che prevedevo, ma non potevamo fare scelte diverse – ha detto il Presidente del Consiglio – Avrei potuto vincere in Campania con Mara Carfagna, ma l’avremmo consegnata alla Camorra». Quest’ultima affermazione, conversando con i giornalisti ai Giardini del Quirinale in occasione della festa della Repubblica, ha quindi sollevato il polverone. Inevitabile, quindi, una smentita in serata per placare gli animi. «Mi riferivo semplicemente al fatto che avevamo deciso di non impegnare un giovane ministro con molto appeal elettorale ma alla prima esperienza amministrativa in una trincea, esposta agli attacchi della camorra come quella napoletana». Ha spiegato così, in una nota diffusa da palazzo Chigi, le sue affermazioni. Inevitabile la richiesta delle opposizioni di chiarire queste esternazioni, ad un Premier che rischia di compromettere definitivamente il suo rapporto con Napoli, già sfociato venerdì sera nei fischi di Piazza del Plebiscito. E con il suo candidato, Gianni Lettieri, che alla fine dei giochi non lo ha risparmiato: “Berlusconi mi ha danneggiato – ha sentenziato l’ex leader degli industriali – ora si faccia da parte”.